Stomaco gonfio o dolente? Digestione lenta? La medicina cinese può aiutare

La sensazione di stomaco gonfio o dolente è piuttosto comune, spesso accompagnata da difficoltà digestive.
Lo stomaco è un organo dell’apparato digerente.
Accoglie il cibo proveniente dall’esofago e prosegue la digestione avviata tramite la masticazione, favorendo anche il rimescolamento e la progressione del bolo verso il duodeno.
stomaco gonfio

Lo stomaco in medicina cinese

Secondo la medicina cinese, lo stomaco (assieme alla Milza) rappresenta la chiave del benessere e la sua energia va preservata con attenzione.

E’ grazie al buon lavoro dello stomaco e alla corretta trasformazione ed assimilazione del cibo, infatti, che possiamo  produrre quotidianamente la nostra energia vitale.

Dolori, bruciori, gonfiori, difficoltà a digerire… tutte queste manifestazioni segnalano che lo stomaco non lavora al pieno della sua energia e, inevitabilmente, sta lavorando a bassi regimi, con conseguenze inevitabili sull’intero organismo.

 

Come stimolare l’energia dello stomaco per favorire il benessere generale

La medicina cinese individua sul corpo diversi punti (agopunti) energicamente importanti per il benessere dello stomaco e della sua energia.

Alcuni di questi agopunti sono collocati sull’addome, altri sul dorso, altri lungo la gamba.

Questi punti sono gli stessi utilizzati in agopuntura e  possono essere stimolati anche in autotrattamento semplicemente con le proprie dita ottenendo, nel tempo, grandi benefici.

In questo articolo ci concentreremo su un agopunto del Meridiano dello stomaco chiamato ST36 Zusanli.

 

ST36 Zusanli.
Origine del nome, principi di azione e tecniche di stimolazione in autotrattamento

Possiamo senza dubbio dire che ST36 Zusanli è in assoluto uno dei punti più importanti ed efficaci dell’agopuntura cinese, con un campo di applicazione molto ampio.

Il nome del punto (Zusanli)

Partiamo prima di tutto dal nome dell’agopunto ST36  Zu San Li, che in cinese significa “Tre distanze sulla gamba”.

In particolare, il termine “Zu” (arto inferiore) si riferisce al fatto che il punto è localizzato sulla gamba, sulla porzione del Meridiano Yang Ming dello Stomaco (ST) che decorre fino al piede.

La seconda parte del nome, “San Li”, indica il numero tre (San) e l’unità cinese utilizzata per la misurazione delle distanza (Li).

San Li Indica, quindi, che il punto ST36 si trova tre distanze, ovvero tre cun (tsun), sotto il ginocchio (circa quattro dita traverse sotto la rotula).

stomaco gonfio
Localizzazione dell’agopunto ST36 Zusanli

Come spesso accade per i punti punti di agopuntura, anche nel caso di ST36 il nome cinese racchiude molti concetti che vanno oltre la traduzione letterale dell’ideogramma e che si riferiscono, invece, alla sua azione energetica.

Oltre all’accezione più semplice riferita alla localizzazione del punto, infatti, il nome Zu San Li ci ricorda anche la sua potente azione nel recupero muscolare delle gambe (Zu).

Sono, del resto, molte le fonti che riferiscono l’abitudine degli antichi viaggiatori cinesi ad autotrattarlo regolarmente per recuperare la fatica muscolare delle gambe.

Alcuni autori sottolineano che il nome Zu San Li potrebbe riferirsi anche all’uso di questo punto per correre più a lungo e più lontano di “tre distanze” durante le staffette cinesi per recapitare i dispacci.

Si dice, inoltre, che anticamente gli eserciti facessero una sosta ogni 3 miglia (circa 5 chilometri) durante gli spostamenti delle truppe a marce forzate per rifocillarsi e trattare questo importante agopunto con il tuina oltre che con l’applicazione di calore tramite moxibustione.

Questi riferimenti si trovano non solo nella letteratura cinese, ma anche in quella giapponese. Leggiamo, per esempio, nel diario di Matsuo Basho Haiku (1689):

“(…) ho cucito una parte della mia biancheria strappata. Ho cambiato le corde del mio cappello. Ho bruciato con la moxa il mio Stomaco 36. La mia mente è ora totalmente occupata con la luna sulle isole Matsushima (…)”.

Il riferimento all’applicazione della moxibustione su ST36 è quanto mai appropriato.

La moxibustione è una tecnica complementare che consiste nel riscaldamento di punti ed aree energetiche mediante l’uso di artemisia.

L’impiego di questa tecnica sul punto ST36 ha un effetto molto potente per il rafforzamento dell’energia vitale e anche, indirettamente, per  accelerare il recupero dalla fatica e  favorire la prestazione muscolare.

 

Le sei azioni principali di ST36

Le azioni di ST36  sono così ampie, varie e – nel contempo – profonde da far sembrare questo punto una sorta di “panacea”.

Ecco le sei azioni principali del punto:

  1. aumenta la resistenza agli attacchi dei patogeni esterni (anche per il rafforzamento delle difese immunitarie e in prevenzione dei contagi da virus)
  2. regolarizza gli intestini (soprattutto nelle stipsi da deficit)
  3. tratta le insufficienze a livello di Polmone (Deficit che genera dispnea, tosse, difficoltà respiratoria)
  4. tratta le sindromi Bi dolorose del ginocchio e anche quelle del polso
  5. fortifica lo Shen (aspetto mentale), risultando molto utile anche in caso di disturbi come ansia, depressione, instabilità emotivainsonnia
  6. rafforza potentemente l’energia vitale, risultando particolarmente utile in caso di debilitazione, specie nelle malattie croniche o  “consuntive”

Tecniche per stimolare ST36 in autotrattamento

La stimolazione di questo agopunto può essere effettuata stando comodamente in posizione seduta, con i piedi ben poggiati a terra e le ginocchia con angolo di 90 gradi.

La tecnica di trattamento più idonea ai fini della tonificazione si consiste in una pressione statica sul punto da esercitare con intensità con il pollice (digitopressione) o con un oggetto idoneo (per esempio un bastoncino o un pennarello) per poi rilasciare e ripetere la stessa sequenza di premo-rilascio per alcuni minuti.

E’ anche possibile, eventualmente, utilizzare una piccola pallina di gomma rigida  per esercitare questa pressione. In questo caso si può provare a premerla contro il punto con l’aiuto di altri supporti (per es. un muro o un mobile) senza utilizzare direttamente le dita. Quest’ultima soluzione è particolarmente adatta per le persone debilitate o con problemi di artrosi, dolore articolare alle mani o scarsa forza.

Altra tecnica di stimolazione utile da esercitare sul punto è la pressione rotatoria.

In questo caso si praticherà sul punto una sorta di “impastamento” con i polpastrelli delle dita (nella posizione seduta generalmente è comodo utilizzare indice, medio e anulare).

Queste tecniche vanno eseguite su entrambe le gambe. Il Meridiano dello stomaco infatti, come tutti i Meridiani principali, è bilaterale e simmetrico.

In questo video, intorno al minuto 2.30, puoi trovare indicazioni su localizzazione e autotrattamento di ST36

Quando stimolare ST36

La stimolazione di questo agopunto è sempre valida ed utile, soprattutto quando ci si sente stanchi e si fatica a recuperare nonostante il riposo notturno.

Si raccomanda, tuttavia, di evitare la stimolazione del punto in gravidanza ed in particolare nel primo trimestre perché l’azione del punto potrebbe avere effetto abortivo.

E’ un agopunto assai utile in età avanzata così come anche nell’infanzia. Al riguardo, ST36 è uno dei pochi agopunti attivo già in età pediatrica, ovvero quando ancora il sistema dei meridiani è immaturo e si sviluppa per il resto su aree energetiche diverse da quelle dell’adulto.

 

Autrice: Laura Vanni

Laura Vanni divulga la medicina cinese attraverso i Social e attraverso corsi e seminari in presenza e online. E’ operatrice Tuina  e tecniche integrate con formazione aggiuntiva nella riflessologia facciale vietnamita. E’, inoltre, insegnante di Qi gong e Taijiquan certificata SNaQ all’interno della Hung Sing Kung Fu Academy. Ha studio a Ladispoli (RM) e realizza consulenze personalizzate a distanza in Italia e all’estero il cui obiettivo ultimo è promuovere consapevolezza energetica e mettere a punto soluzioni su misura per l’autotrattamento con gli strumenti della medicina cinese. Nel suo percorso di consulenza pone attenzione particolare agli aspetti relativi alla crescita e all’evoluzione personale avvalendosi delle preziose letture della tradizione cinese e delle competenze derivanti dalla sua formazione in sociologia e nella psicologia sociale (suo precedente lavoro fino al 2009).

E’ autrice del blog https://www.lauravannimedicinacinese.it e di numerose pubblicazioni in tema di medicina cinese. Il suo ultimo libro è “Otto pezzi di broccato. Qi gong per il tuo benessere” pubblicato da “L’età dell’Acquario”.

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Di questa autrice puoi leggere:

“Medicina Tradizionale Cinese. Teorie di base per i primi passi”

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