Ansia e postura.  Relazioni e suggerimenti dalla medicina cinese

La sensazione di ansia comprende stati emotivi di paura preoccupazione.

Questo disturbo è molto comune nei paesi occidentali e rappresenta forse uno dei motivi (manifesti o latenti) più frequenti per i quali le persone si rivolgono alla medicina cinese.

Anche quando l’ansia non è  il motivo principale della consultazione, nella mia esperienza di operatore tuinaquesta condizione emotiva può essere concomitante al disagio-malattia per il quale la persona chiede aiuto.

 

Associazione dell’ansia ad altri disturbi

La persona non sempre sue ha realmente consapevolezza  ma spesso uno stato d’ansia che si protrae nel tempo è inserito in una costellazione di disturbi associati tra loro, riferibili ad uno stesso quadro energetico.

A seconda dei diversi quadri energetici, oltre all’ansia si possono manifestare, infatti, disturbi del sonno (varie forme di insonnia), della digestione (disturbi dell’appetito, disturbi alimentari…), del respiro (dispnea, apnee involontarie, fame d’aria…) e così via.

Un aspetto su cui non si riflette mai abbastanza è il rapporto tra ansia e postura.

E’ piuttosto diffusa l’idea che la tensione emotiva porti a tensione fisica e tensioni muscolari soprattutto nella zona delle spalle e del collo.

Vivere nell’instabilità emotiva, con l’idea che stia per succedere qualcosa, mette in costante stato di allarme e genera un meccanismo naturale di difesa dalle minacce esterne che si traduce, appunto, nella tensione fisica.

Questa tensione è fisiologica ed è presente in tutti gli animali, indispensabile per rendere efficienti e pronti alla fuga o all’attacco, se necessario.

Quando, però, la tensione emotiva si protrae non è più fisiologica.

La tensione emotiva che si protrae genera tensione muscolare costante, arriva a generare disagio, dolore e, infine, arriva a “deformare” il nostro stesso corpo, agendo come un vero e proprio “braccio di ferro” anche sulla nostra struttura scheletrica modificandola a volte molto pesantemente.

ansia e postura

Postura ed emozioni

La postura può dire molto dello stato d’animo e del vissuto di una persona.

Il modo in cui ci muoviamo (o stiamo fermi), il modo in cui gesticoliamo, camminiamo, insomma il modo in cui “andiamo (o stiamo) nel mondo” dipende dal nostro sentire consapevole o (ancor più spesso) inconsapevole.

Un vissuto di serenità e spensieratezza renderà i nostri movimenti più aperti, fluidi e armonici, un vissuto di preoccupazione e paura renderà i nostri movimenti più chiusi, rigidi e bloccati:

“il funzionamento regolare e normale dell’organismo da origine a una sensazione di piacere, mentre quando tale funzionamento è minacciato o disturbato si prova ansia e dolore (…) quando diciamo che una persona si trova in uno stato di piacere intendiamo dire che i movimenti del suo corpo, specialmente quelli interni, sono ritmici, non costretti ed espansivi (…) gli atteggiamenti di chiudersi, ritrarsi, controllarsi e trattenersi non vengono vissuti come piacere: anzi, possono essere vissuti come ansia e dolore” (Lowen, Bioenergetica p.118)

 

Medicina cinese, postura ed emozioni: il gioco tra il corpo e la mente

In medicina cinese la connessione corpo-mente è un concetto base di fondamentale importanza.

In medicina cinese non esiste una separazione tra corpo e mente così come non c’è una separazione tra lo Yin e lo Yang.  Si tratta di due livelli diversi in cui l’energia si manifesta, dalla più concreta e fisica (corpo) alla più sottile e rarefatta (emozione).

Tra corpo e mente c’è quindi un gioco fatto di continuo dialogo e continuo scambio. Questo è qualcosa in più di dire “psicosomatico” o “somatopsichico”.

E’ stabilire una vera e propria identità corpo-mente, non solo una relazione.

In virtù di questa identità, è assolutamente inevitabile che una condizione psico-emotiva possa influenzare non solo la postura ma addirittura – nella sua forma di condizione cronica –  la stessa “forma” del corpo.

ansia e postura

Il modo in cui “siamo fatti” dipende dal nostro modo di “sentirci” e, più in particolare, dai movimenti del Qi nel nostro organismo.

Dipende dalla possibilità per il Qi e i Sangue di muoversi in modo armonico, raggiungendo e nutrendo ogni distretto del nostro organismo.

Dipende, inoltre, dalla connessione tra organimeridiani e distretti corporei da un punto di vista simbolico e funzionale.

Lutto e abbandono indurranno, per esempio, la chiusura delle spalle e del torace, con il coinvolgimento dell’area di pertinenza del Meridiano del Polmone.

ansia e postura

Diversamente, la percezione di sicurezza e di “solidità” nel conseguimento dei propri obiettivi favorirà apertura e distensione, fino (nei casi di disarmonia) ad un’iperestensione-rigidità della schiena.

Tutto questo conduce a considerare che gli aspetti mentali (Shen) possono agire in profondità su di noi fino a modificare la parte più materiale del nostro organismo (Jing).

 

Dispense di medicina cinese n.5.
Emozioni in medicina cinese. Definizione ed azione energetica

Come l’ansia cronica influisce sulla postura

Così, come un animale tende i muscoli quando si sente minacciato, allo stesso modo  l’uomo si mette in tensione, sovraccaricando inconsapevolmente tutta la struttura.

Mentre nell’animale quest’atteggiamento di tensione è provvisorio e limitato alla situazione di pericolo (“tendere i muscoli” significa essere più sensibili, percettivi e, soprattutto, pronti alla fuga), nell’uomo questo atteggiamento è cronico e spesso si protrae anche durante il sonno.

I motivi che sono alla base di questa condizione sono diversi per ognuno, ovviamente profondi, a volte antichi, e vanno affrontati in altra sede, con l’aiuto di un professionista in questo settore.

L’osservazione e l’esperienza ci dicono però, intanto, che la sensazione cronica di ansia si associa a tensioni rigidità muscolari che si concentrano sulla zona delle spalle e del collo o anche lungo la schiena.

Questo, nel tempo, genera cambiamenti nella postura del soggetto anche molto importanti.

 

Il ruolo della medicina cinese

Nel discorso relativo ad ansia e postura, il lavoro dell’operatore di medicina cinese non è quello di ridurre l’ansia né di adeguare la postura. Per questi obiettivi sarà necessario rivolgersi, probabilmente, ad uno psicoterapeuta e ad un terapista del corpo (fisioterapista, posturologo etc.).

La medicina cinese ha come compito quello di favorire il riequilibrio energetico nella dialettica Yin-Yang.

ansia e postura

Questa dialettica concettualmente molto semplice si manifesta nel nostro organismo in un sistema multiplo di relazioni che vede, come fondamentale il rapporto tra il Sangue (Yin) e il Qi (Yang).

In presenza di un Deficit di Sangue o di Yin, per esempio, la persona si sentirà spesso preoccupata, con un’ansia generalizzata e apparentemente immotivata “come se dovesse succedere qualcosa”.

Di contro, in presenza di Calore (Eccesso) interno la persona si sentirà inquieta, agitata spesso anche nel sonno.

Al di là della (solo) apparente semplicità, la differenziazione tra Deficit ed Eccesso può essere condotta solamente mediante una valutazione energetica che tenga conto di molti aspetti indispensabili (anamnesi, palpazione dei polsi, osservazione della lingua…).

Il ruolo della medicina cinese è, pertanto, quello di valutare il singolo caso mediante la metodologia tradizionale e predisporre uno scenario di trattamento che può prevedere tecniche corporee (tuina, agopuntura), psicocorporee (qi gong), alimentari (dietetica cinese) e fitoterapiche. Singolarmente o in coerente interrelazione tra loro, eventualmente promuovendo anche l’autotrattamento con digitopressione per ridurre i fattori di disagio legati all’ansia.

Tutto ciò al fine di modificare il “terreno” energetico del soggetto, favorendo un cambiamento e una trasformazione i cui effetti si proietteranno anche sulla dimensione emotiva (Yang) e posturale (Yin).

 

Autrice: Laura Vanni

Laura Vanni divulga la medicina cinese attraverso i Social e attraverso corsi e seminari in presenza e online. E’ operatrice Tuina  e tecniche integrate con formazione aggiuntiva nella riflessologia facciale vietnamita. E’, inoltre, insegnante di Qi gong e Taijiquan certificata SNaQ all’interno della Hung Sing Kung Fu Academy. Ha studio a Ladispoli (RM) e realizza consulenze personalizzate a distanza in Italia e all’estero il cui obiettivo ultimo è promuovere consapevolezza energetica e mettere a punto soluzioni su misura per l’autotrattamento con gli strumenti della medicina cinese. Nel suo percorso di consulenza pone attenzione particolare agli aspetti relativi alla crescita e all’evoluzione personale avvalendosi delle preziose letture della tradizione cinese e delle competenze derivanti dalla sua formazione in sociologia e nella psicologia sociale (suo precedente lavoro fino al 2009).

E’ autrice del blog https://www.lauravannimedicinacinese.it e di numerose pubblicazioni in tema di medicina cinese. Il suo ultimo libro è “Otto pezzi di broccato. Qi gong per il tuo benessere” pubblicato da “L’età dell’Acquario”.

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