Gli oligoelementi dell’inverno: rame/ oro / argento

Secondo la medicina cinese, quali sono gli oligoelementi dell’inverno, che possono sostenere il nostro equilibrio in questa stagione?

In due articoli precedenti ho già parlato del Manganese (oligoelemento adatto alla primavera) e dell’associazione Manganese / Cobalto (indicata per l’estate).
In questo articolo esaminerò brevemente i metalli Rame, Oro e Argento, l’associazione Rame / Oro / Argento (rimedio della Costituzione “Anergica”) e le relative correlazioni con la Medicina Cinese.

 

oligoelementi dell'inverno

Gli oligoelementi dell’inverno – Rame

Il rame, simbolo Cu, è un metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità. In Italia si trovano piccole quantità di rame nelle miniere della Toscana e della Liguria.
Nei giacimenti il rame si trova in composti come la calcopirite, l’azzurrite e la malachite, questi ultimi così rari da essere considerati come pietre ornamentali.

Il rame ha un caratteristico colore rosso se illuminato da luce bianca, mentre per trasparenza assume una colorazione verde-blu. Può essere ridotto in lamine sottilissime. All’aria umida si ricopre di una patina verde protettiva di “verderame”.
Tracce di rame si trovano nel terreno, nelle piante e negli animali, specialmente nelle ossa.

Il rame negli esseri umani è presente in piccole quantità, circa 100 mg, concentrati per lo più nel fegato, nelle ossa e nei muscoli, nel cervello, nei reni e nel cuore.
In medicina il rame è importante per il funzionamento di molti enzimi, la partecipazione al metabolismo energetico e alla produzione dei globuli rossi, delle ossa e dei tessuti connettivi. E’ anche coinvolto nella pigmentazione di pelle e capelli, influenza il funzionamento del cuore e esercita un’azione antiossidante proteggendo la cellula dai danni dei radicali liberi.

A titolo di curiosità, il manico degli aghi di agopuntura bimetallici è di norma in rame.

In quali alimenti si trova il rame?

  • Le frattaglie – soprattutto fegato e rene – sono gli alimenti più ricchi di rame
  • Altre buone fonti sono molluschi, frutta secca, semi, crusca di frumento, cereali integrali e legumi

Il suo fabbisogno giornaliero per un adulto è tra 1,5 e 3 mg, soddisfatto generalmente da un’alimentazione equilibrata.

 

oligoelementi dell'inverno

Gli oligoelementi dell’inverno – Oro

L’oro è un metallo nobile, lucente, di colore giallo, che per la sua rarità è considerato uno dei metalli più preziosi.
L’oro è largamente presente in natura, e si presenta in scagliette o granuli rotondeggianti di dimensioni varie ma a volte anche grandi, le cosiddette “pepite”.
In Italia si trovano giacimenti non ricchi sulle Alpi. I giacimenti più importanti sono presenti in Sudafrica (il 40% di totale , in tutto il mondo) Canada, Brasile, Australia, Sud-Africa.

L’oro ha caratteristiche di incorruttibilità (non si ossida, non viene attaccato da molti acidi, cose che lo hanno reso oggetto quasi di venerazione.
Essendo l’oro un metallo molto tenero lo si impiega di solito in lega con altri metalli, in particolare proprio con rame e argento che lo rendono più duro.

In medicina l’oro è stato usato in diversi contesti. Nella seconda metà del XIX secolo l’oro colloidale era usato in America come base nella cura della dipendenza dall’alcol, ma in passato veniva usato anche per disturbi digestivi, problemi circolatori, depressione, obesità.

Leghe di oro, platino e palladio si usano ancora in odontoiatria per otturazioni e protesi. In medicina sali d’oro sono impiegati nelle fasi precoci dell’artrite reumatoide.
Nel corpo di un uomo di 70 kg si trovano 0,2 milligrammi d’oro.

 

oligoelementi dell'inverno

 

Gli oligoelementi dell’inverno: Argento

L’argento è un metallo tenero, biancastro e lucido, con un largo uso in diverso campi, soprattutto in gioielleria.
In molte culture tradizionali, compresa quella cinese, l’argento è associato alla luna e al femminile.
Il principale produttore di argento è il Messico, seguito da Perù e Cina.

In medicina prima della scoperta della penicillina e l’avvento degli antibiotici l’argento in forma colloidale era fondamentale nel trattamento delle infezioni.
Già Ippocrate ne discusse l’azione nella cura delle ferite, e all’inizio del XX secolo erano usato colliri a base di argento per diversi problemi oculistici e per uso interno per il trattamento di epilessia, gonorrea, raffreddore.
Sempre per uso esterno nel corso della prima guerra mondiale, le ferite infettate si trattavano spesso con applicazione di fogli d’argento.

La costituzione “Anergica” del Rame / Oro / Argento

La Costituzione Anergica è caratterizzata da manifestazioni come:

  • mancanza di vitalità
  • debolezza dei meccanismi di difesa e del sistema immunitario anche con calo dei globuli bianchi
  • debolezza della capacità di adattamento dell’organismo
  • aggravamento in inverno
  • artrosi
  • perdita progressiva della memoria
  • atteggiamento psichico di rinuncia e isolamento fino alla depressione
  • astenia fisica anche in condizioni di riposo
  • disfunzioni delle ghiandole surrenali
  • debolezza dopo malattie impegnative o interventi chirurgici, nella fase di convalescenza
  • caratteristiche simili nei familiari.

La Costituzione Rame / Oro / Argento è, insieme a quella Manganese / Cobalto, una delle due Costituzioni dette “vecchie”, rispetto alle diatesi “giovani” Manganese e Manganese / Rame. Di norma si passa da una delle due Costituzioni giovani verso una delle vecchie.

Gli oligoelementi dell’inverno – Rame / Oro / Argento in Medicina Cinese

Il quadro della Costituzione Anergica ha una chiara affinità con una debolezza del Rene in Medicina Cinese. Di tutti gli Oligoelementi e le loro combinazioni è una di quelle che si prescrivono esclusivamente per le sindromi da Deficit.

L’astenia fisica e psichica, l’aggravamento invernale con il freddo, energia climatica del Movimento Acqua e del Rene, la familiarità in relazione all’energia ereditaria (Jing) conservata nel Rene, i disturbi delle ossa e delle surrenali, la facilità alle infezioni con debolezza del Weiqi (“energia” difensiva) nella sua componente soprattutto legata al Rene ne fanno un rimedio per tutti gli stati di Deficit del Rene, sia di Yin e/o Jing che di Qi e/o Yang.

Particolarmente indicata la assunzione di Rame / Oro / Argenti in inverno in modo da sostenere il Rene sia quando un suo Deficit di Yin non riesce a “sincronizzare” l’Organo con la sua stagione, sia quando un suo Deficit di Yang si aggrava con il freddo invernale (“al crescere dello Yin corrisponde il decrescere dello Yang”).

La somministrazione prevede l’assunzione di 1 fiala al giorno o a giorni alterni per un periodo che può andare da 1-2 settimane per esempio nelle convalescenze che abbiano lasciato una condizione di Deficit del Rene, a cicli di 3 mesi in condizioni croniche o impegnative come una depressione con astenia fisica intensa.
Utile come integrazione nel periodo invernale e nella profilassi delle malattie invernali, insieme al Manganese / Rame, per esempio una fiala dell’uno il lunedì e una dell’altro il giovedì per tutto il periodo di diffusione dell’influenza e a partire da novembre.

Vito Marino
medico agopuntore

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