Come trattare la cellulite con la medicina cinese. Guida all’alimentazione, all’automassaggio e alla fitoterapia

Una guida per capire come inquadrare e come trattare la cellulite in medicina cinese grazie a rimedi come l’alimentazione, l’automassaggio e la fitoterapia.

La cellulite è un “problema” che affligge molte donne. Anche se in realtà si tratta solo di un inestetismo cutaneo (su cui ci focalizziamo per ragioni culturali) e non di un vero disturbo, è comunque possibile inquadrarla in medicina cinese per capire quali siano i disequilibri che la causano. In questo modo, è possibile lavorare sulla “radice” (la vera causa della cellulite e di altri disturbi concomitanti) e non solo sulla “manifestazione” (l’aspetto della pelle che non ci piace). In questo articolo troverai quindi sia l’inquadramento teorico della cellulite in medicina cinese che indicazioni su come trattare la cellulite in pratica con automassaggio, alimentazione e fitoterapia in base alla medicina cinese.

 

La cellulite come ristagno dei liquidi: stasi del qi del fegato (pelle liscia, fredda al tatto con accumulo di liquidi sottocutaneo)

Una delle possibili cause della cellulite è un accumulo locale di liquidi, che causano la cosiddetta “ritenzione idrica”. In altre parole, la pelle appare liscia, spesso è fredda al tatto e negli strati sottocutanei c’è un accumulo di liquidi extracellulari non drenati completamente. Questi sono segni del fatto che nella zona c’è un ristagno di liquidi, che non circolano e non si distribuiscono come dovrebbero perché il qi (“energia”) ha difficoltà a fluire normalmente in questa zona del corpo. Ci può essere infatti anche una sensazione di pesantezza alle gambe, che peggiora soprattutto durante la settimana premestruale o quando si sta molto ferme.

In alcuni casi, la causa di questo tipo di cellulite è puramente meccanica e, quindi, il problema è solamente locale: è il caso di chi ad esempio porta sempre indumenti molto stretti e/o tacchi alti. In questo caso, la soluzione consiste nel ripristinare la normale circolazione locale di qi e liquidi, smettendo di indossare quotidianamente gli indumenti che sono la causa del problema, facendo moto (jogging, camminate, nuoto…) e praticando l’automassaggio di picchettamento dei meridiani e/o la coppettazione con coppette in silicone descritti sotto.

Nella maggior parte dei casi, però, la causa della cellulite da stasi dei liquidi è una stasi sistemica del qi (“energia”), che non promuove la circolazione dei liquidi e ne causa cattiva distribuzione e ristagno. Questo avviene perché il fegato ha difficoltà a svolgere in modo corretto le sue funzioni energetiche: in medicina cinese infatti il fegato si occupa proprio di garantire un flusso scorrevole e senza ostacoli al qi di tutto l’organismo.
Questa difficoltà sistemica di circolazione del qi si esprime anche con altri segni:

 

Stasi del qi del fegato: perché?

Se vogliamo capire l’origine di questo disequilibrio per poter trattare la cellulite in modo mirato, quindi, è importante comprendere come origina la stasi del qi del fegato.
Le cause possibili sono tre:

Se lo stile di vita e l’alimentazione hanno sicuramente un loro peso, il fattore più importante è sicuramente quello emotivo. Il fegato infatti ha alcune caratteristiche che lo legano all’espressione della nostra vita emozionale:

  • il fegato appartiene all’elemento legno, che è caratterizzato dalla libera crescita ed espansione in tutte le direzioni: pensa ad esempio a come si comportano alberi e piante nel mondo naturale! Per questo motivo, il fegato non ama le costrizioni: non poter seguire i propri sogni, dover tenere dei ritmi che non si sono scelti, sentirsi intrappolati nella propria vita sono tutte situazioni che bloccano il libero scorrere del qi del fegato, causandone la stasi.
  • le emozioni sono movimenti di energia nel corpo, bloccarne l’espressione ostacola i movimenti del qi e, dal momento che il fegato ne deve assicurare il libero fluire, questo finisce per causare una stasi del qi del fegato. La repressione o la mancata espressione di qualsiasi emozione sul lungo termine va quindi a danneggiare l’equilibrio del fegato.
  • la rabbia in particolare è l’emozione legata al fegato. Se arrabbiarsi in continuazione è dannoso (perché induce un movimento continuo di salita di qi e sangue alla testa), anche reprimere questa emozione lo è. La rabbia “soffocata” (di cui abbiamo tutti esperienza) blocca il libero fluire del qi del fegato, causandone la stasi.

 

La cellulite come accumulo di umidità: deficit del qi della milza (pelle con aspetto irregolare, noduli mobili, rigonfiamenti e avvallamenti)

Se invece la pelle ha un aspetto irregolare, con noduli mobili, più morbidi o più duri, oppure “gobbette” e avvallamenti, siamo di fronte a una cellulite da accumulo di umidità.
Anche in questo caso ci sono altri segni che ci fanno capire che il problema è sistemico, ad esempio:

L’accumulo di umidità che si manifesta con la cellulite è causato da un mal funzionamento della milza, l’organo che per la medicina cinese si occupa dell’assimilazione delle sostanze utili presenti negli alimenti e dei liquidi necessari alla nostra vita.
Se la milza è debole e non riesce a compiere in modo adeguato la sua funzione di “setacciamento” e separazione dei liquidi “puri” (ossia utili per l’organismo) da quelli “impuri” (non utilizzabili). Ecco che i liquidi non assimilati si addensano e si accumulano dove non dovrebbero stare, dando origine alla cellulite. In medicina cinese, il quadro in cui la milza è debole e non riesce a compiere il suo lavoro è definito deficit del qi della milza.

 

Deficit del qi della milza: perché?

E’ importante capire da cosa dipende il deficit del qi della milza per poter fare cambiamenti nello stile di vita oltre che per scegliere le giuste strategie per trattare la cellulite.
Il deficit del qi della milza, che può portare all’accumulo di umidità e alla cellulite, può avere infatti diverse cause:

1) eccessiva esposizione all’umidità (ambientale o alimentare)

I testi classici della medicina cinese dicono che la milza teme l’umidità. Con questa parola si intende un tipo di energia particolarmente intasante, che come l’umidità presente in natura tende ad appesantire, a bloccare, ad “appiccicare” ciò con cui viene in contatto. L’umidità può entrare nel corpo sia attraverso l’ambiente (clima umido, ambienti di lavoro umido…), sia attraverso i cibi: gli alimenti umidi sono quelli che più “appesantiscono”, “bloccano” e “intasano” la digestione. In questa categoria, rientrano in particolare le farine bianche e i suoi derivati (pane, pasta, prodotti da forno…), lo zucchero e i dolci, il latte e i latticini. Un consumo eccessivo e prolungato di cibi umidi o una continua esposizione a un ambiente umido causano un sovraccarico della milza, che si indebolisce sempre di più, portando al deficit del qi (“energia”) della milza.

2) eccessivo consumo del qi, mancanza di cibo adatto

Un’altra causa possibile è quella relativa alla “quantità” di qi (“energia”): se consumiamo troppo qi rispetto a quanto ne possiamo produrre o ne produciamo troppo poco rispetto a quanto ne servirebbe per una normale attività, andiamo incontro al deficit del qi della milza. L’eccesso di consumo avviene principalmente in due modi: quantità troppo grandi o troppo frequenti di cibi energeticamente freddi (come verdure crude, alghe, arance, tofu, che devono essere “riscaldati” con grande dispendio del qi della milza) oppure eccessivo lavorio mentale, sia per lavoro che per studio (la milza si occupa non solo dell’assimilazione dei cibi, ma anche dei concetti). Una produzione troppo scarsa invece è solitamente dovuta a un’alimentazione sbagliata dal punto di vista energetico, ossia priva delle giuste quantità dei cibi che servono a sostenere (tonificare) il qi della milza (ad esempio, cereali in chicco, carni bianche, alimenti naturalmente dolci come la zucca, legumi).

3) “annodamento” dovuto ai pensieri

Come detto sopra, la milza è legata all’assimilazione mentale e, quindi, alla produzione del pensiero. Se però il pensiero è circolare, ripetitivo e si annoda su se stesso, come capita quando continuiamo a rimuginare su un’idea fissa, il qi della milza si blocca (i testi classici dicono che si “annoda”) e non riesce a compiere bene le sue funzioni. Sul lungo termine, questo porta al deficit del qi della milza.

 

Come trattare la cellulite? Digitopressione e autotrattamento

La digitopressione e l’autotrattamento sono pratiche estremamente utili per trattare la cellulite perché consentono di intervenire su due fronti:

  • da un lato trattare la “radice”, ovvero il “terreno energetico” che ha condotto al manifestarsi del problema
  • dall’altro trattare la manifestazione, ovvero trattare in modo localizzato per ridurre la manifestazione stessa

Per il trattamento della radice è molto utile la digitopressione e l’autotrattamento con altre tecniche (per esempio il picchettamento) su alcuni punti e zone energetiche molto importanti per favorire il riequilibrio. Questo consente di favorire il riequilibrio energetico.

Il trattamento della manifestazione, invece, è orientato al trattamento locale, con l’obiettivo prioritario di favorire la circolazione di Qi, Sangue e liquidi organici nelle aree interessate.

Con l’autotrattamento lavoriamo non solo per trattare l’inestetismo della cellulite (manifestazione), ma anche per riequilibrare complessivamente l’energia del soggetto (la “radice”) e, quindi, per favorire una condizione di benessere generale.

In questa parte dell’articolo ci riferiremo alle  due condizioni specifiche già presentate, le quali possono spesso essere alla base dell’inestetismo della cellulite:

  • stasi del qi del fegato
  • deficit di qi di milza

 

Stasi del qi del fegato. Cellulite come blocco

La stasi del qi del fegato può avere manifestazioni diverse, spesso molto fastidiose. La cellulite può essere una di queste, ma ce ne possono essere altre anche più gravi e fastidiose (vedi la parte precedente dell’articolo).

Per favorire la riduzione di questa stasi di qi è utile stimolare il nostro organismo con la digitopressione e l’automassaggio lungo punti e percorsi dei Meridiani.

 

LR3 taichong (terzo punto del Meridiano del Fegato)

cellulite

Questo agopunto ha forte azione dinamizzante sul qi ed è ideale da stimolare in presenza di una stasi di qi epatico.

La stimolazione di questo agopunto è estremamente utile non solo ai fini della riduzione della stasi di qi epatico, ma anche per sedare eventuali sindromi da pienezza del Fegato, per sottomettere lo Yang del Fegato (cefalea apicale, ipertensione da risalita dello yang epatico…) ed espellere il Vento interno (spasmi, contratture, vertigini, convulsioni…).qIl punto ha, inoltre, azione sedativa sullo Shen (aspetti mentali ed emozionali), specie in presenza di rabbia e compressione emotiva.

La localizzazione e il trattamento in digitopressione di questo agopunto è illustrata in questo articolo dedicato proprio alla stasi del qi epatico.

 

Picchettamento dei Meridiani

Può essere molto indicato, inoltre, eseguire quotidianamente il picchettamento lungo il Meridiano di colecisti.

Il Meridiano di Colecisti (o vescica biliare) conta 44 agopunti, il primo dei quali è accanto all’occhio (esternamente) e l’ultimo è all’angolo ungueale laterale del quarto dito del piede.

Questo Meridiano percorre, quindi, tutto il corpo, dalla testa ai piedi, interessando in modo significativo il percorso laterale del corpo stesso.

Il picchettamento lungo il Meridiano di Colecisti ha azione dinamizzante. Eseguito regolarmente ogni giorno favorisce l’attivazione dei movimenti del qi ed è di grande aiuto per ridurre la stasi del qi del fegato.

Il modo migliore per eseguire questo autotrattamento è mostrato nel seguente video:

(ripetere per almeno 10 volte il percorso su entrambe le gambe).

 

Al fine di massimizzare il beneficio di “dinamizzazione”, si consiglia di abbinare a questo picchettamento lungo la parte esterna della gamba, il picchettamento lungo la parte interna procedendo precisamente in questo modo:

  1. scendere picchettando le gambe esternamente, dal gluteo fino alla caviglia (vedi video)
  2. risalire picchettando le gambe internamente, lungo l’area centrale, dalla caviglia fin dove si può, nella parte alta della coscia

Nel primo caso si stimolerà, come sappiamo, il Meridiano di colecisti, nel secondo caso si stimoleranno i Meridiani di Fegato e Milza i quali decorrono, appunto, nella parte centrale del lato interno della gamba.

 

Stasi del qi del fegato, cellulite ed alimentazione

Per favorire la riduzione della stasi del Qi epatico e quindi trattare la cellulite che da questa stasi può derivare, anche l’alimentazione deve essere presa in considerazione.

Sarà utile scegliere alimenti “yang”, in grado di promuovere il dinamismo e la diffusione.

Per combattere la stasi di Qi epatico via libera a cibi cotti o dal sapore lievemente piccante (mobilizzanti).

 

Favorire:

  • cibi caldi e cucinati
  • spezie a piccole dosi
  • alimenti con azione mobilizzante sul Qi come: sedano, scarola, porro, peperone verde, cipolla, cavolo, aglio, rucola, ravanello, semi di finocchio, erba cipollina, timo, salvia, prezzemolo, peperoncino, noce moscata, menta, maggiorana, ginepro, curcuma, cumino, chiodo di garofano, cappero, basilico, anice, alloro, zafferano, prugna, uva, pesca, kumquat, scorza di agrumi anche in formato di tisana-decotto (arancia, limone, mandarino ma prestare attenzione che provengano da coltivazione biologica, per evitare l’assunzione di pesticidi), camomilla

Sarà, invece, opportuno limitare al massimo alimenti che favoriscono la formazione di umidità interna rendendo difficile la circolazione energetica. Tra questi:

  • latticini
  • farine
  • grano
  • lardo e grassi animali
  • frutta (consumare con moderazione, bandire i succhi di frutta industriali)

 

Deficit qi di Milza. Cellulite come “difficoltà a trasformare e trasportare”

In medicina cinese la Milza controlla i muscoli ed ha il compito di trasportare Gu Qi (Energia alimentare) ai muscoli e, nello specifico, ai cinque arti.

La tendenza al sovrappeso/obesità può segnalare una difficoltà della funzione di Milza di “trasformare” e “trasportare” le essenze derivate da cibi e bevande, con conseguente accumulo di Umidità Interna.

 

trattare la cellulite

In tal senso, la cellulite può rappresentare una manifestazione di squilibrio di questo Organo Zang, soprattutto se sono concomitanti altri segni o sintomi.

Per esempio, in presenza di un deficit di Milza sono spesso presenti disturbi come gonfiore addominale, apatia, astenia, feci non formate, atonicità dei tessuti e dei muscoli. Dal punto di vista mentale la persona può soffrire di eccessivo rimuginio, pensiero ossessivo o preoccupazione.

In questa situazione energetica sarà di grande giovamento ricorrere alla digitopressione di alcuni agopunti in grado di tonificare il Qi di Milza e sostenerne le funzioni, favorendo così anche la risoluzione dell’accumulo generato dal Deficit.

SP6 Sanyinjiao (sesto agopunto del Meridiano di Milza)

trattare cellulite medicina cinese

Questo agopunto ha la particolarità di essere un punto di incontro dei tre Meridiani yin della gamba (da cui il nome sanyinjiao: incontro dei tre yin), ovvero Milza, Fegato e Rene.

Ha un vastissimo raggio di azione ma in questo caso lo consigliamo per tonificare Milza in associazione con l’agopunto ST36 Zusanli (vedi oltre).

ST36 Zusanli (trentaseiesimo agopunto del Meridiano di Stomaco)

 cellulite

Questo è uno degli agopunti più famosi ed utilizzati per la grande efficacia e il raggio di azione estremamente ampio.

E’ il punto principale per tonificare il qi e il sangue e per questo lo consigliamo vivamente in autotrattamento quotidiano nel caso in cui ci sia un deficit di Milza (a cui lo Stomaco è connesso in modo strettissimo).

Nel video successivo è spiegato nel dettaglio il ruolo dell’energia dello Stomaco per il nostro benessere ed è illustrata la localizzazione e la tecnica per l’autotrattamento da utilizzare.

 

Deficit del qi di Milza, cellulite e alimentazione

In presenza di un deficit di qi di Milza, al fine di trattare la cellulite ma anche di migliorare il benessere generale, si consiglia di evitare alimenti di natura e temperatura fredda e fresca, crudità, bevande fredde o gelati.

Vanno evitati anche cibi particolarmente umidificanti come:

  • dolciumi
  • latte e derivati
  • farine, specie se lievitate
  • frutta in eccesso (soprattutto succhi di frutta)

Si consiglia di dedicare del tempo all’alimentazione, evitando di mangiare velocemente o a ritmi irregolari.

Per sostenere il qi della Milza e favorire una tonificazione si consiglia di privilegiare cibi cotti, caldi, assunti in intervalli regolari e in moderate quantità.

Cibi da favorire:

  • cereali, in particolare riso, avena, mais
  • legumi
  • carne con moderazione, privilegiando agnello, pollo, manzo, carni ovine
  • pesce, privilegiando acciuga, merluzzo, carpa, persico, sogliola
  • verdure, in particolare patate, zucche e zucchine, carote, fagiolini, funghi
  • frutta con moderazione
  • condimenti e spezie (prezzemolo, anice, ginepro, cannella, zenzero…)

Anche per la prima colazione sarebbe opportuno preferire un cibo cotto (p. es. porrige cereali, zuppa di riso, frutta cotta…), magari concludendo il pasto con un infuso caldo. La cena invece dovrebbe essere leggera e non consumata troppo tardi.

Una buona abitudine è quella di masticare a lungo e bere poco o nulla durante i pasti (eventualmente alla fine un infuso caldo).

 

Come trattare la cellulite? Trattamento locale con le coppette in silicone

L’uso delle coppette in medicina cinese consente di muovere il Qi e il Sangue.  Ciò può favorire la riduzione di stasi e il movimento dei liquidi ed essere particolarmente indicato per trattare la cellulite.

L’uso delle coppette consente un massaggio profondo in grado di muovere con molta energia la zona, richiamando Qi e Sangue localmente favorendo la riduzione degli accumuli. L’impiego delle coppette è, per questo, particolarmente indicato in presenza di cellulite e la sempre maggiore diffusione delle coppette in silicone fanno di questa tecnica qualcosa che è ormai alla portata di tutti.

 

trattare la cellulite

Le coppette in silicone si possono utilizzare:

  • creando delle “aspirazioni” intermittenti e ripetute su un’area, richiamando in tal modo Qi e Sangue in superficie (la pelle si arrossa, può comparire sensazione di prurito)
  • effettuando strisciate (inizialmente leggere) lungo le aree interessate (per esempio lungo la gamba, dal basso in alto, anteriormente, lateralmente o posteriormente)

All’inizio trattare la cellulite con le coppette può risultare doloroso (tanto più quanto è manifesto il problema cellulite e quindi è evidente la stasi). Per questo si consiglia di iniziare utilizzando la coppetta in modo da non aspirare con troppa energia.

Andando avanti con i trattamenti, riducendosi la stasi, la sensazione di dolore si ridurrà fino a scomparire anche del tutto.

La  commercializzazione delle coppette in silicone a fini estetici non ha nulla a che fare con la medicina cinese ma è molto diffusa.

In questo caso la coppettazione con coppette in silicone viene utilizzata con l’intento esplicito di agire sul piano linfatico,  stimolare l’ossigenazione dei tessuti e favorire la  tonicità della pelle.

Attenzione: E’ necessario usare prudenza in presenza di fragilità capillare o in caso di cellulite molto dolorosa e/o infiammata. In questi casi la coppetta dovrà essere usata senza “aspirare” eccessivamente.

 

Come trattare la cellulite? Fitoterapia a integrazione del trattamento della cellulite

Trattare la cellulite dal punto di vista della “manifestazione” e della “radice” in medicina cinese è possibile anche in modo integrato, ricorrendo a rimedi fitoterapici che aiutano e sostengono l’azione dell’automassaggio e dell’alimentazione descritte sopra.

Dal punto di vista fitoterapico con erbe occidentali, o che si trovano comunque facilmente in occidente, descriveremo quindi brevemente l’uso di 4 piante.

  1. Una azione incisiva nel fare circolare liquidi e sangue, nutrire la pelle (stimola la produzione di collagene), deprimere il sistema nervoso centrale (azione preventiva sui crampi, calma lo shen), ha la Centella asiatica, 350 mg di estratto secco per 1-2 volte al giorno.
  2. Altra pianta utile nel trattamento della cellulite è Betula alba. Le sue azioni principali sono a favore della circolazione dei liquidi e l’eliminazione dell’umidità con edemi, sensazione di pesantezza, anche se associata al calore come nelle cistiti ricorrenti, estratto secco delle foglie 80 mg per 1-2 volte al giorno.
  3. Anche la Spirea ha una azione di drenaggio dei liquidi ed eliminazione dell’umidità per via urinaria, fitocomplesso totale 220 mg per 1-2 volte al giorno.
  4. Chiudiamo questa breve rassegna di erbe che possono essere utili per trattare la cellulite con il Tè verde (Camelia sinensis), dalle numerosissime proprietà tra le quali una azione sulla trasformazione dei tan (“flegma” o “catarri”), accumuli anche di adipe e colesterolo nel sangue, una azione di “apertura delle vie delle acque” eliminando liquidi ristagnanti, 35 mg di concentrato totale per 1-2 volte al giorno.

A queste erbe se ne potranno associare altre con azione più specifica sul fare circolare il qi del fegato o tonificare il qi della milza, come la classica preparazione Xiao Yao San.

Il team di Medicina Cinese News
Francesca Cassini, Vito Marino, Laura Vanni

 


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La recensione di Medicina Cinese News: “Coppette in silicone. Quando sono da preferire a quelle in vetro

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Medicina Cinese News

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